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Protocollo d’intesa con la Lega navale di Lerici per la segnalazione delle situazioni illegali. Il materiale sarà rimosso e poi riciclato: da problema diventerà risorsa i

Velisti non per caso e guardiani del mare per vocazione. Da una parte la Lega navale italiana di Lerici, dall’altro i «pirati buoni» di Sea Shepherd. Nei giorni scorsi hanno sottoscritto un protocollo di intesa per lavorare insieme per la salvaguardia delle acque marine. Il progetto si chiama «Per gli oceani» e a breve sarà proposto a livello nazionale.
La campagna
È una grande operazione di cittadinanza attiva che vede in prima linea coloro che il mare lo vivono con amore e con passione: velisti,subacquei e apneisti che si imbattono continuamente nelle reti fantasma e nei banchi di plastica.Hanno fatto il giro del mondo e del web le immagini delle balene con lo stomaco rigonfio di sacchetti della spesa o delle tartarughe imprigionate avvolte da fili di nylon.Non si tratta purtroppo di casi isolati e anche i mari italiani da questo punto di vista sono in pessime condizioni. Ma qualcosa si può fare

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Un problema italiano
«Ogni anno rimuoviamo decine di chilometri di reti da posta abusive — sottolinea Andrea Morello, presidente di Sea Shepherd Italia —. In Sicilia con l’operazione Siracusa, in collaborazione con la Guardia costiera, abbiamo liberato dai pescatori di frodo l’area marina protetta del Plemmirio. Ma il problema delle reti fantasma riguarda tutte le coste italiane». Di qui il coinvolgimento di velisti e sub che potranno segnalare a Sea Shepherd, tramite una pagina web dedicata, la presenza di reti fantasma che l’associazione, in coordinamento con le autorità, provvederà a rimuovere. «Non solo — aggiunge Morello —: puntiamo a riciclare il materiale raccolto affinché i rifiuti diventino da problema a risorsa e il loro smaltimento non diventi un costo per i Comuni» Alessandro Sala fonte Corriere della sera