Un gemellaggio all’insegna della bellezza che solo la fusione tra acqua e cultura sanno creare: l’acqua è quella del lago di Varese, la cultura è la storia, la tradizione, il paesaggio rappresentati dall’Isolino Virginia. 

Quando tutto questo, che rappresenta un patrimonio dell’Unesco incontra un’altra zona protetta come Lerici e il suo Golfo dei Poeti nascono le giornate come quella di oggi, che proprio all’Isolino Virginia ha visto suggellare il gemellaggio tra associazioni, quella del Sarisc, presieduta da Santo Cassani, grande regista dell’evento odierno, che ha sede a Gavirate e che si occupa anche della tutela del lago di Varese e la Lega Navale Italiana di Lerici e Milano.

Un questione che non ha riguardato soltanto i vertici dei tre sodalizi, ma che ha coinvolto le istituzioni, a partire dai Comuni rivieraschi, imprenditori varesini impegnati nel campo delle navigazione elettrica, studiosi di storia e beni culturali.

Un’alleanza per rilanciare l’Isolino Virginia, un vero gioiello incastonato nel lago, di proprietà del Comune di Varese, con le sue palafitte, il suo ristorante e il museo storico la cui riqualificazione verrà terminata alla fine di questo mese.

«L’Isolino Virginia è armonia, un valore aggiunto per il nostro territorio, che vogliamo rilanciare anche grazie a questa alleanza con la Lega Navale di Lerici e Milano» ha sottolineato Lara Rosso del Sarisc. 

Un rilancio che non è solo teorico, come ha spiegato Katia Accossato, collaboratrice dell’associazione gaviratese, che ha ricordato l’Accordo Quadro di Politecnico di Milano e Regione per la riqualificazione delle sponde, all’insegna della conservazione e rigenerazione. 

Presenti tra gli ospiti anche il prefetto di La Spezia, la gaviratese Maria Luisa Inversini e l’ammiraglio della Marina Militare Giorgio Lazio. 

«Il golfo di La Spezia e il lago di Varese apparentemente hanno poco in comune – ha sottolineato l’ammiraglio Lazio – la capacità di fare sistema, che manca purtroppo nel nostro Paese, è decisiva per uscire da ogni crisi». 

Emilio Magni, sindaco di Cazzago Brabbia e presidente di turno dell’associazione che riunisce i 12 Comuni rivieraschi ha ricordato l’importanza delle tradizioni, a partire da quella della pesca. 

«Mantenere le tradizioni è importante – ha dichiarato Magni – sul lago di Varese c’erano 30 pescatori di cui 10 a Cazzago, oggi ne sono rimasti 3 che pescano ancora, non più i persici ma i carassi e che mantengono viva questa attività storica».

L’assessore all’Ambiente del Comune di Varese “padrone” di casa Dino De Simone ha definito l’Isolino Virginia uno «scrigno, non balneabile, che ha radici millenarie e che deve essere vissuto e valorizzato, la navigazione elettrica non è lontana».

In esposizione nel corso della giornata due colonnine utili proprio alla ricarica della barche: di motori elettrici e ibridi sul lago ha parlato l’imprenditore varesino Ugo Pavesi, presidente e ceo della Transfluid di Gallarate, che esporta motori “puliti” per barche in tutto il mondo. 

Presenti anche i rappresentanti dei Comuni rivieraschi tra consiglieri comunali delegati o assessori Francesco Sanson (Biandronno), Giovanni Bregonzio (Gavirate), Giovanni Rocca (Azzate), Giorgio Sassi (Bodio Lomnago).

Presente anche il neo presidente del Centro Gulliver Emilio Curtò, che gestisce l’Isolino per conto del Comune di Varese e una folta delegazione proveniente da Lerici e La Spezia capitanata dal sindaco di Riccò del Golfo Loris Figoli e da Giancarlo Barberis vicepresidente della Lega Navale di Lerici. 

A ricordare la storia dell’Isolino Virginia è stata Tiziana Zanetti, studiosa di diritto dei Beni Culturali.

Insomma, un’alleanza ampia e determinata nel difendere, far vivere, far conoscere e apprezzare un bene come l’Isolino che purtroppo anche molti varesini e varesotti non conoscono.