Regata della grande Boa trofeo Comandante Belloni – 9/10 aprile 2022


Classifica Rating Fiv finale

I moduli dovranno essere compilati e reinviati, con la documentazione richiesta, tramite mail all’indirizzo: regate@leganavalelerici.it unitamente alla ricevuta di pagamento quota per il perfezionamento.
A tutti gli iscritti verrà data conferma dell’avvenuta ricezione e della conferma iscrizione.

Quando: il 9 e il 10 aprile 2022
Altura – da Portovenere  a Boa Odass Italia 1 e ritorno 
Lunghezza percorso – circa 76 miglia
Categoria – Fiv – classi Orc e Gran Crociera


Programma: partenza alle ore 09,00 di sabato 9 aprile 2022

Arrivo tra Isola Palmaria e Is. Tino – allineamento Faro 
Dopo l’arrivo la flotta partecipante sarà ospitata per l’ormeggio presso Porto Mirabello, dove sarà organizzato un punto ristoro fin dalle prime ore della mattinata che distribuirà generi di conforto agli equipaggi in arrivo (bevande calde e fredde, croissant, panini ecc).

IN SINTESI:

Alle ore 12,30 buffet riservato agli equipaggi presso il ristorante “Benso al Mare” di Porto Mirabello durante il quale sarà tenuta anche la cerimonia di premiazione ed assegnazione gadgets.

Alle ore 15,00 conclusione.


Trofeo Comandante Belloni

“…Ciò che Angelo Belloni ha pensato, immaginato, inventato, osato deve essere reso noto agli italiani.” 

Così scrive nella presentazione dell’autobiografia di Angelo Belloni “50 anni di mare” l’ammiraglio Gino Birindelli, Capo di Stato Maggiore e medaglia d’oro al valor militare conseguita, insieme ad altri 32 operatori della X flottiglia Mas, per le azioni contro la flotta nemica compiute durante l’ultimo conflitto mondiale.

Azioni eclatanti, fatte da pochi uomini contro la marina britannica, la più potente dell’epoca, rese possibili grazie alle intuizioni strategiche e tecniche del comandante Belloni – a cui è intitolato questo trofeo della Lega Navale – primo a concepire e a propugnare l’impiego insidioso dell’arma sottomarina e pioniere degli apparati subacquei – come il vestito cappuccio, gli autorespiratori a ossigeno o la vasca per l’uscita dai sommergibili immersi – che consentirono le imprese belliche degli incursori della Marina.

C’è un legame che unisce le vicende del Comandante alla Grande Boa del CNR in mezzo al mar ligure.

La regata ripercorre idealmente il tragitto compiuto dal Belloni fino al punto in cui – sequestrando l’ignaro equipaggio con la scusa di missione segretissima – occultò il battello sotto la superficie per dare inizio alla folle fuga dal sapore dannunziano per amore dell’Italia, inseguito dalla flotta in una specie di nostrana caccia all’ottobre rosso.

Ma il prossimo 10 aprile, da quel punto in mezzo al mar ligure, la rotta sarà nuovamente verso Palmaria e Portovenere, quasi a simboleggiare la conclusione pacifica, 118 anni dopo, di una vicenda di altri tempi e diversa temperie ma con un filo conduttore che giunge fino a noi: l’amore per l’Italia.

E’ quello, più o meno, il punto in cui il 4 ottobre 1914 il Com.te Belloni, pervaso da incondizionato amor di patria, dava inzio alla temeraria impresa del furto del sommergibile, commissionato dalla marina russa a Fiat Sangiorgio di cui il Belloni era il collaudatore. Obiettivo dell’impresa – poi arenatasi per il blocco operato dai francesi, timorosi delle conseguenze diplomatiche con l’Italia – era una missione insidiosa dentro la piazza forte di Pola dove affondare le corazzate austriache alla fonda e così determinare il vantaggio del dominio italiano dell’amarissimo, in previsione dell’inevitabile precipitare in guerra anche dell’Italia, allora ancora neutralista.