Si è conclusa la bellissima storia di coraggio del 91enne Mario Battilanti che al timone di Lumiere III, è entrato nel porto canale di Marina di Ravenna dopo 25 giorni di navigazione e 1250 miglia percorse. Al Circolo Velico Ravennate è stato accolto dal presidente del circolo Gianni Paolucci, da Luciano Pezzi e Ivo Emiliani rispettivamente presidente della locale sezione della Lega Navale Italiana e delegato regionale Lni.

“Sono stanco ma contento, davvero contento di essere arrivato fino in fondo – ha detto il 91enne che, appena arrivato sul pontile del circolo velico ravennate, ha raccontato di volere ripartire in primavera per arrivare fino a Venezia – Senza tutti gli amici, giovani e meno giovani, che si sono alternati a bordo non ce l’avrei fatta a realizzare il mio sogno. Il mare è stato a volte buono, a volte cattivo. Abbiamo preso acqua e vento e abbiamo trovato bonacce: il mare è questo. Devi prendere quello che viene, senza paura. È la paura che fa invecchiare. Agli anziani dico: mollate il bastone e fate movimento, uscite, fate ginnastica, state tra i giovani, mettetevi in gioco. Si muore di più in poltrona che per mare”.

All’avventuroso velista ultranovantenne è arrivato via social anche il messaggio del presidente della Liguria, Giovanni Toti: “Il viaggio di Mario ci insegna che le persone anziane non devono essere lasciate sole. Tutti noi abbiamo il dovere di supportarle e sostenerle. Non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni”.

Il viaggio di Mario, ribattezzato #Forza91 in omaggio all’età del velista, è cominciato il 27 settembre scorso da Fezzano di Portovenere. A renderlo possibile una rete solidale partita dall’associazione La Nave di Carta e della Lega Navale di Lerici. Le due organizzazioni decidono di aiutare Mario a realizzare il suo sogno: fare il giro d’Italia a vela per accompagnare l’amico Paolo Zannini nel trasferimento di una barca dal Tirreno all’Adriatico. La presidenza Nazionale della Lega Navale Italia mobilita le sue sezioni sul territorio, velisti esperti della Nave di Carta e della Lni si organizzano per accompagnare Mario. Il viaggio, nato dal sogno di un “diversamente giovane”, diventa ben presto il simbolo di un’Italia della gente di mare che non vuole fermarsi, non vuole avere paura del futuro e non vuole escludere gli anziani.

Migliaia di velisti di tutta Italia in queste settimane hanno fatto il tifo per Mario e i suoi compagni sui social.


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