SENTIERILERICITELLAROL’idea di legare San Terenzo, Lerici, Tellaro e Bocca di Magra ai molti scrittori che, in 2000 anni di storia, e soprattutto negli ultimi due secoli, vi hanno soggiornato, non è certo nuova.

Così come l’istituzione di un “parco letterario”, auspicata nel bel libro di Eguez, Guglielmi e Sanguineti di qualche anno fa.

Nuovo, però, è il progetto di ripartire uno specifico  percorso di 18 kilometri che va da Falconara a Bocca di Magra, attraversando centri storici e paesaggi di straordinaria bellezza, in 180 moduli, ognuno dei quali verrà “geolocalizzato “ tramite le sue coordinate geografiche ed associato ad un suono o ad una voce, a formare una “narrazione” che potrà essere ascoltata tramite lo smartphone: un racconto lungo 18 km.   

Nuovo è assegnare ad ogni punto del territorio una “quarta” dimensione – quella del suono, o del tempo – che consente di aggiungere “significati” allo spazio geografico. O se volete di assistere ad uno spettacolo “teatrale” nel quale non sono gli attori a muoversi sul palco, ma è lo spettatore a muoversi nello spazio tra le voci, ferme, degli attori.

Si tratta, insomma, di un “format” originale che, attraverso voci, musiche e suoni, consente di comprendere meglio la complessità del territorio e la sua storia, talora intrecciata a storie di luoghi lontani, evocate dal racconto stesso. Non mi pare che vi siano precedenti, soprattutto per la dimensione territoriale dell’intervento  e per lo spessore culturale dei materiali utilizzati.

Il processo è ben descritto da Calvino nelle “città invisibili”

“Potrei dirti di quanti gradini sono le vie fatte a scale, di che sesto gli archi dei porticati, di quante lamine di zinco sono coperti i tetti; ma so già che sarebbe come non dirti nulla. Non di questo è fatta la città, ma di relazioni tra le misure del suo spazio e gli avvenimenti del suo passato.[…]
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